ESAMI DEL SANGUE
ALBUMINA
E' una proteina prodotta nel fegato ; ha molte funzioni, ma la più importante è quella di
mantenere costante il livello dei liquidi nei vasi sanguigni; quando i livelli sono bassi i
liquidi si diffondono nei tessuti, causando gonfiore. Valori di riferimento : 55-65% oppure 3,5-5g/100 ml. Valori superiori al normale possono essere determinati da disidratazione, da sarcoidosi, da
tromboangioite o morbo di Bürger. Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da alcolismo,deficit ereditario, cirrosi epatica, collagenopatia, gravidanza, infiammazioni, insufficienza renale cronica, ipertiroidismo, leucemie, malnutrizione, neoplasie maligne, pancreatite, ustioni.
AZOTEMIA
E' il tasso della quantità di azoto nel sangue ed indica la funzionalità dei reni; valori diversi da quelli di riferimento indicano una imperfetta depurazione del sangue da parte dei reni. Sono ritenuti valori normali 10 - 50 mg/100 ml. Valori superiori a quelli normali possono essere causati da cirrosi, collagenopatie, diabete mellito, disidratazione, emorragie gastrointestinali, glomerulonefrite, gotta, leptospirosi, mieloma multiplo, nefrangiosclerosi, pielonefrite, sindrome di Conn, da shock, TBC renale, da traumi, da ustioni. Valori inferiori a quelli normali possono essere causati da dieta ipoproteica, da epatite acuta virale, da ipopituitarismo, da necrosi epatica, da uso di salicilati (farmaci) e glucocortisoidi.
ATEROSCLEROSI (ESAME CHE EFFETUIAMO ALLE DONNE DAI 40 ANNI)
L’aterosclerosi è la forma di arteriosclerosi nella quale si verifica la presenza di accumuli di colesterolo (placche giallastre dette ateromi) nella parete arteriosa, con perdita di elasticità e indurimento. Malattia lenta e progressiva, non si sa con esattezza quale sia la causa ma si ritiene che il disturbo viene provocato da un danno , che potrebbe essere: ipertensione, ipercolesterolemia, fumo, diabete.
COLESTEROLO
E’ un grasso; importante costituente delle cellule dell’organismo. Può avere origine dal cibo (latte e derivati, carne, uova ecc.), ma la maggior parte è fabbricata dal fegato. La ricerca di questa sostanza nel sangue concorre, con la ricerca dei trigliceridi, a valutare i grassi nell’organismo.
Può essere eliminato per via epatica (fegato) o per via intestinale.
Viene differenziato in due gruppi:
1-Colesterolo "buono" o HDL perchè se la maggiore parte del colesterolo presente nel
sangue è sottoforma di lipoproteine a elevata densità (High Density Lipoproteins, HLD)
sembra avere un effetto protettivo nei confronti della malattia arteriosa, perchè le molecole
HDL hanno una struttura molto grande e tali dimensioni consentono loro di "spazzare"
fisicamente le arterie e di ripulirle dai depositi arteriosclerotici; inoltre le HDL hanno la
funzione di riportare il colesterolo nel fegato, quindi di sottrarlo al sangue; quindi il
colesterolo HDL è molto utile ed è importante che il suo livello sia alto, maggiore di 35
mg/dl; una persona che ha un colesterolo totale alto ma un HDL a un livello maggiore di
35 non è a rischio, quanto una persona che insieme a un colesterolo totale alto, presenta
un livello di HDL basso, inferiore a 35.
2-Colesterolo "cattivo" o LDL perchè se la maggiore parte del colesterolo è sottoforma di
lipoproteine a bassa densità (Law Density Lipoproteins, Ldl) aumenta il rischio di sviluppo
di aterosclerosi. Il colesterolo è una sostanza essenziale, che rappresenta la base chimica per la sintesi di alcuni ormoni ed entra in gioco anche come "mattone" nella formazione di tutte le
membrane delle cellule. Sono considerati valori normali 120 - 220 mg/100 ml per il colesterolo totale, 40 – 80 mg/100 ml per l’HDL, 70 - 180 mg/100 ml per l’LDL.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da diabete, epatite
cronica, uso di contraccettivi, da intossicazione, ipoproteinemie, ipotiroidismo, lupus eritematoso, morbo di Cushing, obesità, pancreatite acuta, sindrome nefrosica.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da anemie croniche,epatopatie terminali,ipertiroidismo,morbo di Addison, malnutrizione, sepsi, malassorbimento, malattie neoplastiche.
EMATOCRITO (HMT)
Esame che misura la quantità percentuale dei globuli rossi rispetto alla frazione liquida del
sangue; la sua sigla è HMT.
Valori considerati normali sono 38 - 52% per l’uomo, 36 - 46% per la donna.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da alcolismo,diabete, insufficienza renale acuta,peritonite, policitemia, poliglobulia,diuretici, ustioni, vomito, disidratazione.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemie, aplasie midollari, carenza di ferro,carenza di vitamina B12,cirrosi epatica, collagenopatie,emorragie, infezioni gravi, insufficienza renale cronica, leucemie, tumori maligni.
EMOCROMO
E’ l’esame del sangue più eseguito. Esso contempla il conteggio del numero dei globuli rossi (eritrociti), dei globuli bianchi (leucociti) e delle piastrine (trombociti), nonchè la determinazione quantitativa dell’emoglobina. Con la formula leucocitaria, il laboratorio fornisce la percentuale di ciascun tipo di globulo bianco (granulociti neutrofili, eosinofili e basofili monociti, linfociti).
In conclusione l’emocromo è suddiviso al suo interno in diverse "sottoanalisi" a seconda
che esse riguardino ora l’uno ora l’altro componente del sangue. Tra queste si ricordano l’ematocrito (HMT), l’emoglobina (Hb), il conteggio dei globuli bianchi, il conteggio delle piastrine (vedere le singole voci). È detto anche esame emocromocitometrico che letteralmente significa "misurazione del colore del sangue e del numero delle sue cellule, cioè dei globuli".
Implica un prelievo di poche gocce di sangue e non arreca che un fastidio minimo.
L’emogramma normale (ci sono varianti in rapporto all’età e al sesso), è così
rappresentato:
Formula leucocitaria
- Eritrociti 4-5 milioni/mmc
- Leucociti 4-8 mila/mmc
- Piastrine sino a 150000/mmc
- Emoglobina (Hbg) 16%
- Linfociti 20-35%
- Monociti 3-7%
- Neutrofili 55-65%
- Eosinofili 0-3%
- Basofili 0-2%
EMOGLOBINA (Hb)
Proteina, costituente principale dei globuli rossi, adibita principalmente al trasporto
dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti; nel suo viaggio di ritorno nel sangue venoso
l’emoglobina trasporta invece anidride carbonica ai polmoni dai quali questa viene espulsa
con l’aria espirata. La sua formazione avviene nel midollo osseo simultaneamente a quella degli eritrociti immaturi; in un globulo rosso esistono circa 350 milioni di molecole di emoglobina, ciascuna delle quali in grado di trasportare quattro molecole di ossigeno.
Sono considerati valori normali quelli compresi fra 14-18 g/100 ml per gli uomini e 12-16
g/100ml per le femmine
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da diarrea, disidratazione, enfisema, policitemia, poliglobulia, shock, ustioni, trasfusioni ripetute .
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da aplasia midollare,
collagenopatie,deficit di ferro,deficit di vitamina B12, emorragie, epatopatie, infezioni gravi, insufficienza renale cronica, leucemie, da morbo di Cooley, morbo di Crhon, metrorragia, neoplasie maligne, ulcera peptica, morbo di Hodgkin.
ERITROCITI (RBC)
O globuli rossi, corpuscoli che trasportano ossigeno e anidride carbonica, del diametro
medio di 8 micron (8 millesimi di millimetro) a forma di disco
Valori normali 4.800.000 - 5.600.000 /mmc (millimetro cubo) per l’uomo e 4.600.000 -
5.200.000 /mmc per la donna.
Alla nascita sono molto di più, tra i 7 e gli 8 milioni/mmc, ma dopo pochi giorni scendono ai
valori normali.
Essendo 5 i litri di sangue, possediamo in totale 25 mila miliardi di globuli rossi (l’uno
accanto all’altro coprirebbero una superficie pari a quella di un campo di calcio).
All’esame è possibile calcolare anche altri parametri dei quali riportiamo anche i valori
ritenuti normali:
- MCD (Mean Corpuscolar Diameter = diametro medio di ciascun eritrocita) 7-8 micron
- MCV(Mean Corpuscolar Volume = volume medio dei globuli rossi) HMT/n° globuli rossi
in milioni 80-94 femtolitri
- MCH (Mean Corpuscolar Haemoglobin = quantità di emoglobina presente in ciascun
globulo rosso) Hb/n° globuli rossi in milioni 27-32 picogrammi
- MCHC (Mean Corpuscolar Haemoglobin Concentration = concentrazione media di
emoglobina in ciascun globulo) Hb/HMT 28-36 g/100ml di soli globuli rossi
- MCT(Mean Corpuscolar Thickness = spessore medio di ciascun globulo rosso) 1,7-2,5
micron
- PCV (Packed Cell Volume = volume dei globuli ammassati rispetto al sangue totale)
donna 36-47% uomo 40-50%
Valori superiori al normale possono essere causati dall’altitudine, insufficienza respiratoria, policitemia, talassemia .Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemie o da emorragia
FERRITINA
Indica il ferro presente a livello del fegato.
Sono considerati valori normali 5 - 177 ng (nanogrammo, 1 ng = 1 miliardesimo di
grammo) /100ml.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da eccessiva
introduzione di ferro, da emacromatosi,leucemia, neoplasie maligne, trasfusioni.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da poca introduzione di
ferro, da emorragie, da gravidanza.
FERRO
Elemento essenziale per alcuni enzimi e per la formazione del pigmento dei globuli rossi e
quindi è indispensabile per il trasporto dell’ossigeno a tutti i tessuti del corpo umano.
La sua concentrazione nel sangue è detta sideremia. Il ferro si "muove" nel corpo grazie ad altre sostanze, le proteine, che lo catturano e lo depositano nei tessuti oppure lo mettono in circolo.
Sono considerati normali valori di 37-147 mcg (microgrammi)/100 ml.
Il valore del ferro è, però, molto variabile: è più alto al mattino e si modifica a seconda
delle condizioni dell’individuo in quello specifico momento, ad esempio in corso d'infezione si abbassa. Per ottenere risultati più precisi, bisogna dosare un’altra sostanza, la ferritina: se questa si abbassa , significa che i depositi di ferro sono molto scarsi.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemia aplastica, anemia mediterranea, epatite virale acuta, leucemie, trasfusioni.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da allattamento, da anemia
dovuta a scarsa introduzione di ferro con gli alimenti (si trova in fegato, in uova, in pesci, in
ortaggi a foglia verde, in frutta a guscio e limoni), diabete, emorragie, età avanzata, infezioni croniche, insufficienza renale, da neoplasie.
GLICEMIA
Indica la concentrazione nel sangue di glucosio, zucchero che si origina dal metabolismo
di glicogeno, di ammino acidi e grassi introdotti con gli alimenti. Sono considerati valori normali 70-110 mg/100 ml.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da avvelenamento da
ossido di carbonio (CO), diabete mellito, feocromocitoma, ictus cerebrale, infarto cardiaco, insufficienza renale cronica, ipertiroidismo, neoplasia del pancreas, pancreatite, sindrome di Cushing, stress, da uso di farmaci contraccettivi e diuretici.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da cirrosi epatica, digiuno, epatopatia cronica, ipertermia, ipotiroidismo, neoplasia del pancreas, neoplasia dell’ipofisi, necrosi epatica, sarcomi, sindrome di Zollinger-Ellison, farmaci betabloccanti (chiamati anche bloccanti-adrenergici, prescritti principalmente per il trattamento delle malattie cardiache), da insulina.
PIASTRINE
Sono i più piccoli elementi figurati del sangue che contribuiscono alla coagulazione; aggregandosi insieme in particolari situazioni (traumi, ferite, emorragie) bloccano le emorragie. La loro aggregazione è un fenomeno sfavorevole quando tende ad avvenire in condizioni normali, perchè può portare alla trombosi. La loro diminuzione causa alterazioni dell'emostasi con allungamento del tempo di emorragia. Vengono presi come valori di riferimento un numero di 150.000-400.000 per millimetro cubo di sangue. Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da carcinomi, carenza di ferro, da troppo esercizio fisico, febbre reumatica, infiammazioni, leucemie, morbo di Hodkin, da osteomieliti, da parto, da policitemia, da splenectomia, traumi, da uso di vitamina B12.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da anemia aplastica, deficit di vitamina B12, infezioni virali, leptospirosi, da leucemia, linfomi, da malaria, porpora, trasfusioni, da uso di antibiotici, di barbiturici, di diuretici, di fenilbutazone (FANS), usato per alleviare i sintomi di alcuni tipi di artrite, di ipoglicemizzanti (farmaci per diabetici che abbassano la glicemia stimolando la produzione di insulina da parte del pancreas), da PAS (sigla che sta per indicare acido paraamminosalicilico, farmaco usato nella cura della tubercolosi), di piramidone e di sulfamidici (categoria di farmaci storici perchè furono i primi ad essere usati contro le infezioni; oggi sono in gran parte sostituiti dagli antibiotici).
PSA (ESAME CHE EFFETUIAMO AGLI UOMINI DAI 40 ANNI)
Si tratta di un antigene prostatico specifico. Valori normali: 0.0-4.0 ng/mL, la cui funzione primaria è quella di determinare la liquefazione dello sperma al momento dell'eiaculazione.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da carcinoma
prostatico, iperplasia prostatica benigna, flogosi prostatiche.
TRANSAMINASI GOT e GPT
Si tratta di sostanze enzimatiche (proteine) che stanno all’interno delle cellule del fegato.
Più che la bilirubina, il loro valore è utile per valutare il corretto funzionamento del fegato; possono anche indicare lo stato di salute del cuore e dell’apparato scheletrico.
Si dividono in: transaminasi GPT o ALT, che riguardano soprattutto il fegato e transaminasi GOT o AST che riguardano invece soprattutto il cuore e lo scheletro.L’esame delle transaminasi viene prescritto di routine o spesso richiesto per tenere sottocontrollo il fegato.
TRANSAMINASI GOT o AST
Enzima molto importante, si chiama "transaminasi glutamico-ossalacetico" che in sigla si definisce GOT oppure AST (aspartato transferasi). È presente nel fegato e viene analizzato per studiare le condizioni di questo organo, ma anche per valutare eventuali lesioni del muscolo cardiaco oppure alterazioni di quei muscoli che coordinano i movimenti dello scheletro.
Valori normali oscillano fino a 40-45 U/l negli adulti e fino a 80 U/l nei bambini
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da alcolismo, da asma,
da cirrosi epatica, da distrofia muscolare, da epatite, da gotta, da infarto del miocardio, da
interventi chirurgici, da leptospirosi, da ittero ostruttivo, da metastasi epatiche, da
mononucleosi, da pancreatite.Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da diabete, da dialisi, da gravidanza.
TRANSAMINASI GPT o ALT
Enzima molto importante presente nel fegato.Si chiama "transaminasi glutamico piruvica", in sigla GPT oppure ALT (alanino amino transferasi); le transaminasi GPT danno la esatta valutazione della gravità dell’alterazione del fegato. Valori normali dovrebbero essere compresi tra 10 e 40 U/l per gli uomini e tra 5 e 35 U/l per le donne. Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da cirrosi epatica, uso di contraccettivi, da distrofia muscolare, emolisi, epatiti, da ittero ostruttivo, metastasi epatiche, mononucleosi, obesità, pancreatite, scompenso circolatorio, da traumi.
TRIGLICERIDI
Sono sostanze grasse prodotte nel fegato o introdotte con gli alimenti.
Insieme all’aumento del colesterolo, l’innalzamento dei trigliceridi costituisce un fattore di
rischio perchè danneggia le arterie. I trigliceridi hanno la sola funzione di "scorta" dei grassi per l’organismo, cioè non forniscono immediatamente energia (come il glucosio) ma vengono utilizzati solo nei momenti di emergenza, cioè quando l’organismo ha bisogno di energia.
Essi entrano nell’organismo insieme ai cibi ( burro, insaccati e formaggi grassi) e non appena l’intestino li assorbe, vengono catturati da particolari proteine, i chilomicromi, e trasportati al fegato e al tessuto adiposo per essere immaganizzati. Nel momento in cui l’organismo ha bisogno di energia, altre proteine (chiamate Vldl) intaccano le scorte e trasportano i trigliceridi in circolo.
Sono considerati valori normali 40-170 mg/100 ml; i valori sono molto influenzabili dall’alimentazione immediatamente precedente al prelievo; se si mangiano cibi grassi nei giorni che precedono l’esame, è possibile che il loro livello si alzi; anche l’alcol sortisce questo effetto. Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da alcolismo,
diabete mellito, epatopatie, da insufficienza renale, ipotiroidismo, da obesità, pancreatite acuta. Se un loro aumento si associa a forte diminuizione dei valori del colesterolo HDL (vedere),
rappresentano anch’essi fattore di rischio per infarto e ictus.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da anemia, contraccettivi orali e gravidanza, da ipertiroidismo, da digiuno prolungato, da
malnutrizione, da senilità (alterazioni delle capacità mentali che si verificano in
conseguenza dell’invecchiamento), da ustioni.